WhatsApp ha recentemente aggiornato anche l'esperienza di videochiamate su tutti i dispositivi, introducendo la condivisione dello schermo con supporto audio e una nuova funzione di spotlight dell'altoparlante. La vera novità - pronta a rivoluzionare le videochiamate di ogni utente - riguarda un aumento del limite dei partecipanti delle videochiamate, esteso fino a 32 persone.
Prima di questo aggiornamento, WhatsApp aveva un limite di 32 partecipanti sui dispositivi mobili, mentre gli utenti di Windows e macOS potevano aggiungere rispettivamente fino a 16 e 8 partecipanti. Come riportato da Whatsapp, le chiamate vocali utilizzano la connessione Internet del singolo telefono e non i minuti compresi nel proprio piano telefonico.
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Come fare una chiamata vocale di gruppo?
Il primo steo è aprire la chat con il gruppo che si desidera chiamare, toccare l'icona della chiamata sul telefono e successivamente cliccare su Chiama gruppo. Fate attenzione! Solo i membri del gruppo possono partecipare alle chiamate di gruppo.
Se, invece, si vuole effettuare una chiamata di gruppo da una chat individuale, basta aprire la chat con il contatto che si desidera chiamare, toccare l'icona della chiamata in questione e - quando il contatto accetta di connettersi - scorrere verso l'alto dalla parte inferiore dello schermo per accedere alla lista dei partecipanti. Infine, bisogna toccare il tasto Aggiungi persone.
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WhatsApp come FaceTime?
Il supporto ampliato di WhatsApp per le videochiamate su tutti i dispositivi si allinea finalmente a FaceTime di Apple, che già consentiva agli utenti di iPhone e iPad di avere fino a 32 partecipanti alle videochiamate. Tuttavia, le piattaforme di punta rimangono sempre Google Meet e Zoom, poichè consentono agli utenti di avere fino a 100 persone collegate senza dover pagare una versione premium.
Inoltre, Meta - la casa madre di WhatsApp - ha introdotto il cosiddetto codec Meta Low Bitrate (MLow) sull'applicazione, ovvero un dispositivo che si occupa della codifica e/o decodifica digitale informativa di un segnale audio o video, affinchè possa essere salvato o aperto per la sua riproduzione. In questo modo, l'affidabilità delle chiamate viene drasticamente migliorata anche se l'utente ha una scarsa connettività di rete o utilizza un dispositivo vecchio.
Si tratta di un aggiornamento significativo rispetto al codec open source Opus, che Meta aveva precedentemente implementato nei suoi prodotti di comunicazione in tempo reale.
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