Verrà presentato al Festival di Locarno nel concorso della sezione Cineasti del Presente Real, il nuovo film documentario di Adele Tulli. Prodotto da Pepito Produzioni e Film Affair con Rai Cinema e Luce Cinecittà, Real vede Adele Tulli scrivere e dirigere dopo il film Normal un nuovo viaggio visionario, poetico e inatteso dentro un mondo in cui siamo quotidianamente immersi, divenuto talmente abituale da non farci rendere conto quanto sia sconosciuto ed estraniante: il mondo digitale.
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I dispositivi digitali quotidiani non sono più solo strumenti; sono diventati portali verso una nuova realtà multistrato, un universo aumentato in crescita esponenziale che sperimentiamo in gran parte senza una connessione fisica. Come esseri umani fatti di carne, ora passiamo la maggior parte del nostro tempo in un paesaggio digitale, cercando felicità, ricchezza, relazioni, conoscenza ed esperienze. Di cosa è fatta la realtà di oggi?
La trama del film
La nostra comprensione condivisa della "realtà" era composta da oggetti tangibili, relazioni corporee, esperienze ed eventi che si svolgevano in spazi fisici reali. Tuttavia, recentemente un inesorabile processo di accelerazione digitale ha trasformato profondamente il nostro pianeta, le nostre società e noi stessi: le superfici luminose e piatte dei nostri schermi funzionano come portali verso un mondo disincarnato, un multiverso digitale parallelo dove ogni cosa esistente è trasformata dalla fisica dell'ossigeno e del carbonio alla fisica degli elettroni e alla logica dei bit.
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Mentre esploriamo i paesaggi digitali oltre la soglia dei nostri schermi, lasciamo i nostri corpi dietro, combattendo con formicolii e mal di schiena, e le nostre identità virtuali incorporee fluttuano senza restrizioni nel mondo online: come ci si sente a essere umani nell'era digitale?
Con uno stile visivo unico ai confini della fantascienza, il film Real di Adele Tulli esplora la trasformazione dell'esperienza umana nell'era digitale, mettendo in luce i molti - a volte disorientanti - aspetti del vivere in un mondo dominato dalla tecnologia e iperconnesso: i protagonisti - umani, robotici, virtuali - affrontano relazioni cibernetiche, lavori digitali, intimità online e case e città del futuro completamente automatizzate. Ci parlano di dipendenze da schermi e selfie e di alienazione e controllo algoritmico, ma anche di nuovi modi liberatori di esplorare la propria identità, al di là dei vincoli fisici del corpo.
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Mescolando estetica documentaristica e sperimentale, Real è un viaggio filmico immersivo e visivamente potente nel mondo disincarnato del web, giocando creativamente con le stesse lenti che usiamo ogni giorno per accedere ai nuovi territori digitali: webcam, smartphone, telecamere di sorveglianza, visori VR, sguardi meccanici e virtuali che rivelano un nuovo modo di sperimentare la realtà. Con un mosaico associativo di storie girate in tutto il mondo, Real intreccia una meditazione profondamente evocativa e saggistica sulla nostra condizione attuale di esseri umani digitali.
Real: Le foto del film
1 / 6Il nostro rapporto con il digitale
Secondo Shoshana Zuboff, nel suo libro Il capitalismo della sorveglianza (2019), il regno digitale sta superando e ridefinendo tutto ciò che è familiare prima ancora che si abbia avuto la possibilità di riflettere e decidere. Il suo lavoro è stato completato prima della pandemia globale di COVID-19, evento che ha ulteriormente accelerato l'adozione delle tecnologie digitali in tutti gli aspetti della vita quotidiana.
La regista Adele Tulli ha iniziato il progetto del film Real con il desiderio di esplorare le metamorfosi emotive, sociali e cognitive innescate dal rapporto con le tecnologie digitali. Il film è nato come un'indagine personale e flessibile su questa trasformazione senza precedenti. Attraverso la pratica dell'immagine in movimento, la regista ha cercato di riflettere sulla condizione attuale degli esseri umani digitali, sentendo che ciò che era una volta considerato reale stava crollando.
Real utilizza un mosaico di storie raccolte in tutto il mondo per rappresentare frammenti della vita quotidiana di diversi individui che interagiscono con dispositivi digitali ordinari collegati al Web. La narrazione si sviluppa interagendo costantemente con il materiale grezzo registrato dai dispositivi stessi, evocando uno sguardo meccanico e automatizzato che registra tutto, sempre. Questo sguardo onnipresente diventa un simbolo delle routine iperconnesse e spesso isolanti della nostra era digitale.
Real intende offrire una visione alienante e disorientante della nostra vita digitale quotidiana, trasformando il familiare in qualcosa di estraneo e inquietante. L'obiettivo della regista è quello di rappresentare il grande paradosso dei nostri tempi: l'iperconnessione combinata con l'isolamento, dove la maggior parte delle interazioni avviene di fronte a uno schermo, senza la presenza fisica di altre persone.
Il cambiamento in cui siamo immersi
Con un approccio visivo radicale, Adele Tulli nel film Real esplora questioni contemporanee cruciali che costituiscono la spina dorsale del film. I temi sono incarnati dai personaggi e dalle scene che mostrano prove materiali dell'esperienza umana nell'era digitale, tra cui nuove forme di lavoro, culture sociali (come tiktoker, youtuber e influencer), ambienti intelligenti, sistemi di sorveglianza, intimità virtuale e automazione dei processi robotici.
Il film è stato girato in vari contesti materiali e virtuali in tutto il mondo, tra cui una nave posacavi in Grecia, un data center in Portogallo, una fabbrica di cavi in fibra in Svezia, una famiglia che vive in un villaggio intelligente a Busan in Corea del Sud, e una comunità queer in realtà virtuale.
Attraverso l'uso creativo di materiale d'archivio internet e opere d'arte ispirate alla tecnologia, Real offre uno specchio inquietante del nostro presente. Il progetto assume che il futuro non sia qualcosa di distante, ma il luogo in cui vivremo per il resto della nostra vita. Attraverso la visione di Tulli, il film invita a riflettere sul processo di cambiamento in cui siamo tutti immersi, offrendo un nuovo accesso brillante alla nostra nuova realtà digitale.